
Ott
2018
Di Lune e di Tartufi
Che rapporto hanno luna e tartufo? Quali misteriose connessioni e simbologie? Il professor Piercarlo Grimaldi, ordinario di Antropologia all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ci invita a riflettere sul legame tra tartufo e tempo notturno.
Che la luna regoli i destini del mondo è cosa risaputa. Nel mondo agropastorale della tradizione è l’astro che influenza l’umano, il vegetale, il naturale, l’animale.
La luna declinata nei suoi quarti è simbolo politico, religioso, mitico e le bandiere, le insegne, i capitelli, l’iconografia ne ostentano la presenza. Un segno che si specchia in cielo e divinizza il mondo intero.
Per la sua vicinanza alla terra e la sua variabilità diventa astro interpretativo degli accadimenti del mondo. La luna predice l’andamento della nuova annata agraria e il contadino si conforma a quanto il messaggio celeste gli consegna. La luna riesce persino a vincere il buio della notte dando vita a fiabeggianti paesaggi cromatici che sono parte costitutiva dell’immaginario popolare.
Cesare Pavese coglie appieno la profondità mitologica dell’astro lunare nel suo ultimo libro La luna e i falò che anticipa di alcuni decenni il dibattito riguardante la funzione della campagna, della terra, nel farsi della postmodernità. E nella narrata antica fame di queste colline combattuta a fette di polenta che accomunava gli uomini e gli animali della Langa della tradizione, il cane affamato «abbaiava, abbaiava alla luna che gli pareva la polenta» (1950, p. 984).
Nella Langa anche i tartufi dipendono dalla luna, anzi sono la luna. In Langa per tartufi si va nella notte e nel buio si cerca il prezioso alimento che si nasconde alla luce.
La luna accompagna la cerca e la sua variabilità in cielo indica al tartufaio l’appropriato tempo della maturazione del fungo. Non a caso nelle campagne della tradizione alcuni anziani associano il tartufo alla luna vedendo comparative analogie nella forma dell’astro, nel loro celarsi e nel loro disvelarsi attraverso indiziari segni che la generosa cosmologia di queste colline ci consegna al tempo in cui la terra si appresta al meritato riposa e il freddo protegge con ostinata avarizia il suo tardivo ma più prezioso custodito tesoro.
CESARE PAVESE, LE INFULENZE «LUNA E TARTUFO»
Luglio 1942
Da Il mestiere di vivere,1952, Torino, Einaudi, p. 219.
Bibliografia
Pavese Cesare (1950), La luna e i falò, Torino, Einaudi.